Maggio 19, 2020 Studio Associato

Microsoft, il Ceo Nadella contro lo smart working permanente: «Che ne sarebbe delle relazioni umane?»

Il manager non sposa il «modello Twitter» e afferma: «Sento che stiamo bruciando parte del capitale sociale che abbiamo costruito». Ritorno alla normalità previsto per ottobre

C’è chi dice no: Microsoft respinge l’ipotesi di uno smart working permanente «modello Twitter». A confermarlo al New York Times è stato il Ceo Satya Nadella, secondo cui la pratica potrebbe portare a conseguenze negative. Prima tra tutte, la perdita di rapporti umani all’interno dell’azienda. «Quello che mi manca – ha dichiarato mercoledì – è quando vai a un incontro fisico, parli a chi è accanto a te, sei in grado di connetterti con i colleghi due minuti prima e due minuti dopo la riunione». Dinamiche effettivamente difficili da replicare attraverso uno schermo.

«Stiamo bruciando il capitale sociale»

Quello del manager indiano è un ragionamento incentrato sulle relazioni interpersonali: più che sul lavoro, su quei piccoli ma preziosi intervalli che lo scandiscono (e alleggeriscono) quotidianamente. Microsoft ha retto alla grande all’impatto del coronavirus, definito «minimo» sui conti dell’azienda dall’ultimo report finanziario. Di più: nonostante l’emergenza, il prezzo delle azioni del colosso di Redmond è aumentato del 14% da inizio anno. Ma i soldi non sono tutto. Da qui lo scetticismo di Nadella nei confronti del lavoro solitario e a distanza. A suo giudizio, infatti, i recenti traguardi non vanno «troppo celebrati», in quanto il rischio è che «a un dogma se ne sostituisca un altro». Cioè che dall’abitudine di lavorare soltanto in ufficio si passi a quella di lavorare soltanto da casa. «Che ne sarebbe della salute mentale?», si è chiesto in maniera retorica. «Che ne sarebbe delle connessioni e della costruzione di relazioni di gruppo? In questa fase in cui stiamo tutti lavorando da remoto, sento che forse stiamo bruciando parte del capitale sociale che abbiamo costruito». Una presa di campo netta e definitiva. Per questo, secondo quanto riferito da un portavoce, l’azienda avrebbe già pianificato il ritorno alla normalità a partire da ottobre.

Opposte filosofie

Smart working sì, smart working no. Il dibattito resta aperto, specialmente nel panorama tech. Va detto però che per il momento l’impostazione di gran lunga prevalente risulta proprio quella di Microsoft. Anche Amazon, per esempio, ha messo ottobre nel mirino per tornare a pieno organico, mentre Google e Facebook puntano a gennaio 2021. Preparativi in corso ma ancora nessuna data stabilita in casa Apple. A sposare la filosofia opposta è stata invece Square, società di pagamenti elettronici con sede a San Francisco: «Vogliamo che i nostri dipendenti siano in grado di lavorare dove si sentono più creativi e produttivi», ha reso noto. A cosa ricondurre tale decisione? Semplice: è stata fondata ed è attualmente gestita dallo stesso amministratore delegato di Twitter, cioè Jack Dorsey. Che dunque, per il momento, sembra non aver fatto proseliti.

da Corriere della Sera – di Alessandro Vinci

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