Novembre 18, 2019 Studio Associato

Sei consigli per trovare lavoro con Linkedln

C’è chi è più scettico e chi ci crede profondamente magari perché l’ha provata e ha avuto fortuna. Certo è che i professionisti italiani iscritti alla piattaforma Linkedln, che mette in contatto aziende e professionisti offrendo posti di lavoro e non solo, sono ormai ben 13 milioni. Tanti, ma d’altra parte Linkedln da scommessa, quando nacque, è diventata nel tempo, la più grande rete professionale al mondo, con 630 milioni di utenti e uffici in tutte le capitali. Gli expat italiani spesso è così che trovano lavoro. E a ottobre chi è stanco o amareggiato sul posto di lavoro, chi vorrebbe cambiare insomma, una sbirciatina su Linkedln alla fine ce la dà. Perché è ottobre, secondo gli esperti del sito, il mese migliore per trovare un posto di lavoro. Mese di svolta, iniziano le scuole e l’attività lavorativa dopo la pausa estiva riprende a pieno ritmo. Linkednl ha però le sue regole e chi è alla ricerca di un nuovo lavoro o vuole cambiarlo è bene le segua. Questi almeno i consigli di chi su Linkedln studia offerta e domanda di lavoro per comprendere qual è il modo migliore per farle incontrare. Una piccola miniera per chi sa usarla nel modo giusto.

Ecco i sei consigli suggeriti dagli esperti.

Immagine del profilo
Una buona foto profilo aiuta a rendersi più riconoscibili sulla piattaforma. La foto non deve essere perfetta, ma naturale. Se non si indossa un completo per il lavoro, è meglio non indossare un qualsiasi altro completo nella foto profilo. Dalle ricerche LinkedIn è dimostrato che una buona immagine profilo può portare fino a 9% richieste in più di connessione.

Posizione attuale
Man a mano che la propria carriera prosegue, è utile mantenere aggiornata la propria posizione lavorativa. E’ un elemento che aiuta a raccontare al meglio la propria storia professionale. Un fattore che fa aumentare fino all’8% le possibilità di visualizzazioni del proprio profilo.

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Formazione e competenze
Fondamentale è aggiungere informazioni sul proprio percorso formativo (scuola, università, master ecc.), così che i propri ex “compagni di classe” possano trovarci più facilmente per creare nuove e proficue collaborazioni professionali. E’ dimostrato che aggiungere informazioni sulla propria istruzione porta a ricevere il 17% di messaggi in più dai recruiter e responsabili della selezione in azienda.

Soft e hard skill
Capacità in poche parole. E’ importante inserire in maniera articolata l’elenco delle proprie competenze (hard skill e soft skill, come ad esempio la padronanza del pacchetto Microsoft Office, o spiccate capacità di vendita o relazionali ecc.), per mostrare i propri punti di forza. Il consiglio? Inserire almeno 5 competenze di base. Linkediln se volete certifica le vostre competenze.

Settore professionale e industriale
Se volete trovare un lavoro è bene inserire il settore professionale e industriale di competenza, nonché quello di maggiore interesse. Non solo è utile per trovare più facilmente nuove offerte di lavoro, ma lo è anche per scovare eventi, contenuti formativi e articoli di settore. Più di 300.000 persone vengono trovate ogni settimana su LinkedIn in base al settore.

Località
Può sembrare una “banalità”, ma molte aziende ricercano i talenti in base alla zona e si affidano alla località inserita nel profilo dei professionisti più interessanti. Aggiungere la località aumenta di 23 volte le possibilità di essere trovati nelle ricerche dei recruiter.

Curare il network e partecipare ai gruppi di discussione
Può essere utile anche leggere i post dei propri contatti per informarsi e aggiornarsi sugli ultimi trend del proprio settore professionale, trarre spunti creativi per nuove attività, e creare un dialogo costruttivo per la community, attraverso commenti ragionati e illuminanti per gli altri lettori. Su LinkedIn è possibile iscriversi a diversi gruppi di discussione. Parteciparvi attivamente può aiutare i professionisti a mettersi in luce con altri professionisti del proprio settore di competenza, creare nuove opportunità di business e trovare un nuovo lavoro.

E’ bene però (e questo lo aggiungiamo noi) non spendere troppo tempo a inseguire tutti i post. Stanca gli occhi e anche la mente, facendo perdere la concentrazione e anche l’obiettivo. C’è inoltre da dire che spesso molte aziende, almeno italiane, pubblicano sulle piattaforme le loro ricerche di candidati, anche se non hanno perso il vizio di prendere quelli che gli vengono segnalati. Certo accade raramente, non per i profili più tecnici e solo se il candidato suggerito ha le carte in regola. Parola di recruiter.

Articolo di Barbara Ardù per Repubblica

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